Che cos’è il compost domestico? Scopri i vantaggi di trasformare gli scarti in concime

La cura dell’orto è uno degli hobby che più sta prendendo campo nell’ultimo periodo. Per anni considerato il passatempo degli anziani, ultimamente molti giovani stanno ritrovando nella cura delle piante e nel contatto con la terra, una fonte di soddisfazione sempre maggiore. Quando si decide di dar vita ad un proprio orto si devono conoscere le esigenze delle piante da mettere a dimora.

Esse infatti per poter dare una buona produzione devono essere mantenute in salute e curate con attenzione. Uno degli aspetti di cui tenere conto è sicuramente il substrato, ovvero il suolo, dove vengono impiantate. Ogni specie vegetale necessita infatti di suoli con caratteristiche differenti. In alcuni casi, per far avere al terreno caratteristiche ottimali, potrebbe essere necessario aggiungere del compost. Scopri cosa è e come produrlo.

Di cosa si tratta?

Il compost è il risultato finale del processo di decomposizione e trasformazione della sostanza organica, di origine vegetale o animale. Classici esempi di sostanza organica che potrebbe in determinate condizioni dare origine a compost sono i rifiuti organici prodotti dalle nostre cucine o, allontanandosi dalla sfera culinaria, i residui delle coltivazioni.

Lo sapevi che è possibile produrre facilmente del compost in completa autonomia? In questo modo potrai ancor più essere partecipe del processo di cura delle piante del tuo orto e non solo, potendo metter mano anche nella creazione del loro substrato ideale, favorendo, al tempo stesso, una riduzione degli sprechi alimentari. Scopri come.

Come creare compost domestico

Nonostante all’apparenza possa sembrare un’operazione difficile, il compostaggio domestico risulta abbastanza semplice. Si tratta, come accennato, di una pratica virtuosa in quanto consente di ridurre i quantitativi di rifiuti organici che altrimenti andrebbero destinati allo smaltimento in discarica oppure al trattamento in inceneritore. Di seguito le fasi da seguire per creare il compost domestico.

  • fermentazione
  • maturazione
  • decomposizione

Queste fasi possono durare mesi. Infatti, nonostante la semplicità del processo, questo richiede tempo. Un accessorio fondamentale per la buona riuscita dell’operazione è il composter in plastica, un contenitore appositamente studiato per garantire, al proprio interno, le caratteristiche di umidità, temperatura e areazione tali da favorire la produzione di compost.

I rifiuti organici più adatti per la formazione di compost sono i residui di frutta e ortaggi, i fondi di caffè, i resti di carne e pesce, i fiori recisi, la cenere, le erbe infestanti, frammenti di ossa, carta, residui di potatura e così via. Da evitare sono, al contrario, residui plastici, vetro, pile, medicinali, liquami, olii, prodotti in materiale sintetico, pannolini eccetera.

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